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Chiesa della Madonna del Soccorso, Fondi

Aggiornamento: 26 ago 2021


Piccola nelle sue dimensioni, la Chiesa della Madonna del Soccorso sorge sulla Via Appia in direzione Monte San Biagio. A causa della scarsità di dati riferiti al sito, è difficile individuare una data di costruzione della chiesa che sembra essere presente già nel XIV secolo.


Caratterizzata da elementi gotici, una menzione dell’edificio viene fatta nel 1599 in occasione della visita del Vescovo Comparini dove si intuisce che il plesso era probabilmente di proprietà del comune. In questo periodo la chiesa era arredata con due altari, un’acquasantiera, offerte votive, calici d’oro e drappeggi in seta.

Nella menzione si dice che la chiesetta fosse circondata dalla palude (tipico ambiente della Piana di Fondi) tanto che in “Storia della Congregazione dei Padri Gerolomini” dello Scianello viene riportato che nel 1610 i monaci abbandonano la chiesa a causa dell’insalubrità del pantano:


“Extra portam Romanam Fundanae Urbis ad quincentos fere passus extabat olim sacra aedes B. Vergini de Succursu dicata, cuius origo nos latet. Erat de iure patronatus Consilii Civitatis, cui placuit eam concedere Pisanae Congregationi publico decreto de anno 1610 die 22 augusti: de concessione extat publicum instrumentum in actis Joan. Vincentii Sois. In Capitulo Generali sequentis anni primus designatus fuit Rector. Verum post annos sex sponte illinc Fratres alierunt ob aeris incomoda”.



La Madonna del Soccorso viene concessa dal comune di Fondi ai PP. Gerolomini che abitarono nel piccolo convento annesso alla chiesa. Quando l’edificio fu abbandonato, l’amministrazione passò al capitolo di S. Pietro mentre il convento divenne proprietà del sig. Pietro Izzi.







Un'ulteriore testimonianza della storia di questo piccolo edificio, è posta nel Museo Civico presso il castello comitale, ed è una campana la cui iscrizione cita la committenza di Onorato II Caetani nel 1451.




Rilievo della “Madonna con Bambino”


Sempre nel Museo Civico di Fondi (sezione medievale) è conservato ed esposto il rilievo della Madonna col Bambino.


Insieme agli arredi presenti nella chiesa della Madonna del Soccorso, sempre dalla visita del vescovo Comparini, sappiamo che erano presenti due sculture: la Madonna con Bambino in alabastro e una analoga in marmo che purtroppo è andata perduta.

Questa in alabastro insieme a quella in marmo si trovavano ai lati dell’ingresso fino al 1917.


Gli studiosi hanno individuato l’artista: Domenico Gagini (o Gaggini); della sua mano, in quest’opera, sono state riconosciute le caratteristiche della scultura lombarda combinate con l’influenza di un altro artista: l’architetto Francesco Laurana. Con questo artista il Gagini collaborò nel 1458 circa per le sculture dell’Arco di trionfo di Castelnuovo a Napoli per conto di Alfonso V d’Aragona. Il rilievo nel museo sembrerebbe essere stato commissionato dal conte di Fondi, Onorato II Caetani, nello stesso anno della chiesa nel 1451. In questa Madonna col Bambino è stato riconosciuto anche lo schema iconografico della Madonna Piccolomini del palazzo Chigi-Saracini di Siena oltre alle altre influenze prima citate. Inoltre, ci sono stati altri casi di committenze da parte di questo stesso conte ad artisti attivi presso la corte di Napoli.


[Immagini del blog]


Riferimenti:


-Fondi in Campania, BAmanti&R.Bianchi, 1903

-Storia di Fondi, Giovanni Conte-Colino, 1901

-Infografica Museo Civico di Fondi


Sitografia:


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Post: Archeologia/Urbanistica
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