È una delle cappelle (oggi ridotta a stato di rudere) che si trovano presso le alture che circondano Fondi. La cappella di San Mauro (insieme a quella di Sant’Angelo) si trova alle pendici est di Monte S. Angelo tra Fondi e Monte San Biagio ed è possibile, grazie alle fonti storiche e agli storici che hanno contribuito con le ricerche, ricostruire una sorta di cronologia. Essendo poco conosciuta oggi ho voluto dedicare un post interamente a questo sito.
Proprio da un’iscrizione rinvenuta conosciamo il nome di un vescovo, di seguito il testo dell’epigrafe:
“In nomine Domini Amen Pro amore Beati Mauri Temporibus Domini Leoni Papa III et Formonso Episcopo Ego Leo humilis Praesbyter hoc labore parabi”.
Come commentano il Prof. Bruto Amante e Romolo Bianchi nel testo “Fondi in Campania (1903)”, è stato riconosciuto nell’anno 800 ca. l’attività del vescovo Formoso e nel 853 quella del vescovo di Fondi Aliperto, il quale a detta degli storici “si trova notato e sottoscritto nel 26° posto dopo il pontefice Leone nel Sinodo che costui adunò in Roma l’8 dicembre dell’anno 853.”
Altre informazioni le riporta Giovanni Conte Colino in “Storia di Fondi (1901)” identificando la posizione geografica “al di sopra del campo Demetriano” in quella che viene comunemente chiamata Vardito o la meglio conosciuta Valle dei Martiri. A questa zona fa riferimento il Monsig. Comparini nella Sacra Visitatio non lontano da una fonte d’acqua che porta l’omonimo nome del Santo. Ne perdiamo traccia nelle fonti a causa delle incursioni di Saraceni e Francesi e per l’azione del brigantaggio essendo che in linea d’area ci troviamo al confine con lo Stato Pontificio.
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