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Fondi e il mito di Ercole

Personaggio particolarmente caro ai fondani, ritroviamo Ercole nel mito di fondazione della città. Il racconto è riportato da Tito Livio; Ercole era il figlio di Giove e della mortale Alcmena, nascita che ebbe conseguenze proprio su Ercole a causa della vendetta di Giunone (moglie di Giove) la quale, gelosa, lo mandò a compiere le dodici fatiche, tra le quali la decima prevedeva un viaggio per recuperare dei buoi sacri custoditi da Gerione. Ercole si spinse ai confini del mondo allora conosciuto arrivando nell’isola di Erizia oltre lo stretto che dal Mediterraneo consentiva l'accesso all'Oceano Atlantico.

Approdò in Libia per poi raggiungere la sua meta. Dopo aver ucciso il mandriano che custodiva i buoi prosegue il viaggio attraversando la Spagna, la Francia meridionale e, scendendo per la penisola italiana, si riposò nei pressi di Fondi. Nei dintorni un gigante di nome Caco rubò i buoi sacri a Ercole mentre questi dormiva. Il gigante li rinchiuse in una spelonca che aveva l’accesso sbarrato da un enorme masso. Furono i muggiti del bestiame a spingere Caco, credutosi scoperto, a fuggire. Ercole seguendo i suoi passi riuscì ad individuarlo fino ad arrivare allo scontro che vede il gigante cadere per mano della forza del semidio. Si dice che Fondi sia nata proprio sull’impronta lasciata dal gigante una volta atterrato da Ercole, il quale a memoria dell’accaduto e in ringraziamento agli dèi, fonda la città di Fondi. Tornò in Grecia passando per Reggio Calabria, approdando in terra ellenica.


L’immagine proposta è un’elaborazione dell'Ercole fondano dello storico francese Bernard de Montfaucon.




[Fonte immagine: Antiquités expliquées, Paris, 1719, tomo I, pag. 198]


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Post: Archeologia/Urbanistica
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