Collocato in un'area pedemontana, da questa posizione si potevano avvistare le truppe provenienti dal fondovalle. Si ipotizza infatti che in questo castello ci fosse una guarnigione dislocata. L'attività di avvistamento è confermata dalla presenza di feritoie collocate lungo il perimetro delle torri.
Il modello richiama il periodo medievale, caratterizzato da un corpo di base quadrangolare affiancato da torri circolari. Costruito su più piani, si riconoscono un piano terra, un primo piano, un secondo piano e il sottotetto. Quest'ultima suddivisione risale ad un periodo successivo rispetto alla sua fondazione. Si parla di questo castello (per la prima volta) nel 1072 quando il console di Fondi Littfredo donò questo territorio al Monastero benedettino di Montecassino.
Altre suddivisioni si trovano nella torre tonda a sud-est, articolata su due livelli. La datazione indica un periodo di sviluppo architettonico tra il XIV e il XV secolo a causa della modalità con la quale la struttura è collocata nel perimetro fortificato. Questa posizione fa pensare che la struttura fosse dotata di artiglieria essendo un tipo di costruzione sulla quale adattare armi da fuoco.
Per quanto riguarda il materiale, il paramento esterno è in pietra calcarea come le strutture e la cinta muraria. Diverso è il pavimento, basolati al piano terra e cotto nei restanti ambienti.
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