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Il Fortino di Sant'Andrea sulla Via Appia tra Itri e Fondi


Il fortino di Sant'Andrea sulla Via Appia tra Itri e Fondi.

Situato sul confine tra Stato Pontificio e Regno Borbonico è stato adattato al territorio difficile da varcare a causa delle gole dei Monti Aurunci. Queste gole sono poi state chiuse da fortificazioni costruite a partire dal Medioevo.

Costruito sul Tempio di Apollo, il fortino e la fortificazione hanno visto battaglie per il controllo del Regno di Napoli già dal 1500. Oltre al passaggio di eserciti regolari, da non dimenticare è quello dei briganti come il bandito Sciarra che a seguito della costituzione di una milizia personale sbarrò a lungo la Via Appia.


Ciò che contribuisce alla fama del plesso è lo scontro tra le truppe francesi di Napoleone Bonaparte e quelle di Frà Diavolo nel 1798. Quest'ultimo da bandito qual era divenne ufficiale dell'esercito borbonico difendendo lo stesso passo di Sant'Andrea. Impedì sia il passaggio che le comunicazioni con il Sud Italia con lo scopo di rallentare l'invasione napoleonica. Questo non è stato l'unico episodio nel quale il fortino ha avuto il ruolo di bloccare l'avanzata di un esercito; nel 1814 rinnova il suo fine per bloccare il passaggio degli austriaci.


Con la costruzione della fortezza il tempio di Apollo ha visto ulteriori modifiche soprattutto per via della presenza dei cannoni e di un fossato artificiale per la difesa dei bastioni. Sui terrazzamenti romani, invece, gli spiazzi erano destinati al posizionamento di pezzi di artiglieria utilizzabili grazie alle aperture sui muri che allo stesso tempo servivano a proteggere le artiglierie.



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Post: Archeologia/Urbanistica
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