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Le terme romane di Fondi (LT)

Cittadina situata tra Roma e Napoli e attraversata dalla Via Appia, Fondi è completa di una piccola area archeologica a ridosso di Castello Caetani dalla quale emergono i resti di quello che doveva essere un impianto termale.


Furono scoperte nel 1964 a seguito dello smaltimento delle macerie della Chiesa di San Rocco che era stata edificata nel 1504 sopra il sito romano e bombardata durante il secondo conflitto mondiale. Oggi sussistono delle tracce della struttura della chiesa, poi ampliata nel corso del XIX secolo, corredata con le precedenti testimonianze archeologiche.


Poste al di fuori del castrum romano (all’esterno delle mura) sono stati riconosciuti alcuni elementi e le rispettive fasi di costruzione. La prima fase di costruzione risale alla fine del I secolo a.C. circa, mentre al IV secolo d.C. appartiene il mosaico realizzato con tessere bianche e nere.


Tuttavia, non è chiaro se queste terme fossero parte di un complesso pubblico (balneum) o se appartenessero a una villa suburbana. Quest’ultima ipotesi sembra essere quella maggiormente condivisa data la ristrettezza degli ambienti e la qualità dei marmi impiegati probabilmente provenienti da cave private.

Negli ambienti riconosciuti, emerge un praefurnium che fa supporre che sia parte del calidarium, ossia del bagno caldo con annesso sistema di canalizzazione delle acque. Il “prefùrnio” era, infatti, un apposito ambiente per il riscaldamento delle acque, o meglio, la funzione principale era quella di riscaldare l’aria tramite un “focolare” alimentato da combustibile. Generalmente questo tipo di impianto si trovava o nella parte posteriore o nella parte laterale delle terme. Altri vani sono riconducibili al tepidarium dove è stato individuato un pavimento ad ipocausto, con intercapedine per il passaggio di aria calda (solitamente entro tubi di cotto, tegulae mammatae) e resti di suspensure quali colonnine portanti di mattoni che sorreggevano il pavimento rialzato. Quindi, il calore generato circolava al di sotto della pavimentazione e per mezzo delle suspensurae si disperdeva tramite condotti verticali in determinati vani.






Prospettiva delle terme romane, sullo sfondo Palazzo Caetani









Dettaglio, mosaico con tessere bianche e nere









Vasche







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Post: Archeologia/Urbanistica
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