Maranola (Formia)

Quando mesi fa mi recai in visita a Formia, vidi Castellone completando il percorso con una breve passeggiata a Maranola. In questo breve articolo vi voglio parlare di alcune notizie storiche di questa frazione.

Si trova a 220 metri sul livello del mare ma è difficile ricostruire le sue origini sebbene persistono tracce di mura ciclopiche e reticolati romani lasciando supporre che doveva esserci qualche insediamento romano, forse delle ville.

Nella storia della Contea di Fondi e nei documenti ad essa associati, Maranola si incontra più volte. Andando per ordine cronologico, nel Codex Caietanus Cassinensis viene citata nell’830 d.C. in riferimento all’eremo di San Michele Arcangelo sul Monte Altino (alle spalle del “borgo”); una seconda menzione risale al 970. Nel Medioevo era parte della Contea di Fondi, sotto il dominio dei Caetani dell’Aquila.

Altri passaggi importanti si hanno nell’età moderna. Nel 1504 Maranola è sotto il controllo del nuovo Conte di Fondi, Prospero Colonna, che ottenne la conferma del possesso dei territori nel 1504 da Ferdinando il Cattolico. Nel 1522, quando al vescovo G. Pellgrino successe Andrea Caffarelli, canonico a San Pietro a Fondi, una flotta di turchi accompagnata da Roberto Sanseverino (che si era ribellato a Carlo V), invase le coste saccheggiando anche Maranola oltre a Traetto (Minturno), Gaeta, Castellone e Itri.

Un ultimo episodio riguarda la già discussa figura di Fra Diavolo che, dopo aver arrestato l’avanzata francese diretta a Napoli, fu messo al corrente che quelli ancora presenti a Gaeta non erano in grado di far fronte. Decise di assediare la città mentre, con i contribuiti delle Università, prendeva le risorse dalle tassazioni per poter costituire un esercito, anche se di piccole dimensioni. Da un atto del Giudice di Fondi, un certo Bracciale, compare anche Maranola, che contribuì all’opera con una somma di ducati. Nel maggio 1799 Fra Diavolo a Maranola, passava in rassegna le masse organizzate.

Riferimenti:

-Giovanni Conte-Colino, Storia di Fondi, 1901

-B.Amante, R.Bianchi, Fondi in Campania, 1903

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