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Piero de’ Medici e la battaglia del Garigliano (1503); francesi e spagnoli nel Regno di Napoli


Piero de' Medici, detto il Fatuo (Firenze 15 febbraio 1472, Minturno 28 dicembre 1503) nacque da Clarice Orsini e Lorenzo de' Medici, primogenito che fu coinvolto nella battaglia del Garigliano nel 1503.


Nelle mie ultime visite mi sono recata presso l’Abbazia di Montecassino dove ho notato la sua sepoltura e un oggetto a lui appartenuto ora custodito presso il museo dello stesso plesso.

Incuriosita da quanto visto, ho provveduto a studiare la questione, che vi esporrò (in breve) in questo intervento.


Ci troviamo nel Regno di Napoli nel periodo di passaggio tra il 1400 e il 1500, sul quale i sovrani di Francia e Spagna rivendicarono i diritti dinastici, ma la questione interessò ben presto tutta la penisola presso la quale era calato l’esercito di Carlo VIII di Francia, un esercito tanto grande da suscitare preoccupazione in tutti gli stati italiani. Tra questi rientra anche la Repubblica di Firenze, che aspettava di vedere come Piero si sarebbe mosso. Giunto in Toscana, il sovrano francese volle lasciare alcune truppe di retroguardia per gestire le comunicazioni, e la reazione fiorentina fu neutrale. Addentratosi nella Repubblica questa volta Piero fu costretto alla resa non trovando la possibilità di vincere un eventuale scontro. Nella resa accettò qualsiasi cosa chiesta da Carlo VIII incluso il passaggio in terre toscane. Tuttavia tra i fiorentini ci fu un diffuso malcontento riguardo a quanto stesse accadendo e in quel momento Girolamo Savonarola e il partito antimediceo cercarono di incitare una rivolta popolare che poi si concretizzò. I fiorentini infatti saccheggiarono Palazzo Medici e costrinsero i membri del ramo principale della famiglia Medici all’esilio.

Piero si rifugiò prima a Bologna, Venezia e nel frattempo provò a rientrare a Firenze con l’appoggio prima di Siena, poi di Venezia, poi dei francesi stessi. Nel 1501 venne eletto governatore di Cassino da Luigi XII trovandosi a quel punto coinvolto nelle dispute tra spagnoli e francesi; nelle contese dei territori rientrava anche il feudo di Montecassino.

Nonostante alcuni accordi per la divisione dei territori del Regno di Napoli, i francesi persero progressivamente potere di fronte alle pretese spagnole, a quel punto restavano assoggettate al dominio francese solo Gaeta e Venosa. Onorato III Caetani intervenne per far restare sotto questo dominio anche Itri, Fondi, Traetto, Castellonorato, Roccaguglielma, Castelforte e Suio.

Il 19 dicembre 1503 avvenne lo scontro “decisivo”, e gli eserciti di Francia e Spagna si scontrarono sul Garigliano. A guidare l’esercito spagnolo è Gonzalo Fernandez de Cordoba (el Gran Capitan) con l’appoggio di Prospero Colonna, mentre a capo di quello francese troviamo il marchese di Saluzzo con il supporto di Piero de’ Medici.



I francesi a seguito della battaglia furono inseguiti da Prospero Colonna fino a Mola di Gaeta (l’attuale Formia) dove cercarono di temporeggiare per far avanzare la lenta artiglieria, che rischiava di cadere in mani nemiche. Oltre al sopraggiungere della cavalleria spagnola (che utilizzò un ponte costruito dai francesi), la problematica principale riguardava proprio lo spostamento delle stesse artiglierie. Essendone state imbarcate troppe, insieme ai soldati francesi, l’imbarcazione che avrebbe dovuto attraversare il Garigliano si rovesciò ed affondò; in quell’attimo annegò anche Piero de’ Medici. L’esercito francese, a quel punto, si ritirò, anche se una parte tentò di avanzare a Itri, ma fu dispersa; un’altra parte, invece, si chiuse a Gaeta. Consalvo di Cordoba quindi radunò a Formia una truppa composta da cinquecento soldati che si accampò tra Mola e Castellone per poi conquistare Gaeta il giorno seguente.


Quando il corpo di Piero fu ritrovato fu portato a Cassino e l’abate, suo fratello Giovanni (Papa Leone X), lo fece seppellire nell’abbazia.


La sepoltura che si vede oggi fu completata da Francesco Sangallo su incarico di papa Clemente VII (cugino di Piero).
























Riferimenti:




Immagini:


-Piero de' Meidici, Domenico Ghirlandaio tempera su pergamena 1494 ca., Napoli Biblioteca Nazionale

-Battaglia del Garigliano, il Cavalier Baiardo difende da solo il ponte contro gli eserciti spagnoli, Henri Félix Emmanuel Philippoteaux, 1840

-El Gran Capitan, Museo del Prado 1877

-Prospero Colonna

-Sepoltura di Piero de' Medici (fonte: golfo eventi)

-Anello di armatura di Piero de' Medici presso il museo dell'abbazia di Montecassino (immagine del blog)

-Anello del gran capitan presso il museo dell'abbazia di Montecassino (immagine del blog)

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Post: Archeologia/Urbanistica
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