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Roffredo III Caetani dell'Aquila


Primo dei Caetani a prendere possesso della contea di Fondi, Roffredo fu figlio di Pietro Conte di Caserta, e arrivò a Fondi per mezzo delle nozze con Giovanna dell’Aquila.


La famiglia dei dell’Aquila governava Fondi, ma alla morte di Riccardo IV, nessun erede maschile poteva continuare la linea dinastica. L’unica figlia fu proprio Giovanna che ereditò i possedimenti del padre.


Il matrimonio tra Giovanna dell’Aquila e Roffredo Caetani, però, fu una strategia di papa Bonifacio VIII, zio di Roffredo. Possiamo affermare che il matrimonio fu voluto da una parte dal papa per poter estendere il dominio verso quelle terre che già confinavano con lo Stato Pontificio e che vedeva anche l’interesse dell’acquisizione dei domini della Marittima intorno all’incastellamento di Sermoneta. Dall’altra parte, influì anche il consiglio di re Carlo d’Angiò.

La data nel matrimonio sembrerebbe variare sui testi, qualche storico la colloca nel 1297, la maggior parte però lo colloca nel 1299.


Quell’anno fu abbastanza critico per Fondi che da sempre è stata soggetta a impaludamento, oltre che alla manifestazione di una situazione di abbandono, fatti che portarono ad abbandonare la residenza del potere comitale. La cinta muraria della città, infatti, subì un degrado a causa dell’acqua stagnante presente anche per le piazze e per le strade generando dei veri e propri acquitrini. A questo punto la nobile famiglia dovette scegliere se spostarsi nei domini di Campagna e Marittima oppure a Traetto (Minturno). Da quest’ultima fu spostata, poi, la sede a Fondi una volta attuato il recupero.


Palazzo Caetani data l’inizio della sua costruzione intorno al 1300, e, con Roffredo, la situazione migliora notevolmente. Si occupò di un’ampia riqualificazione urbanistica che includeva anche l’edificazione della residenza comitale (Palazzo Caetani) in linea con gli standard abitativi delle dimore baronali romane e laziali tipiche di quel periodo.

Bisognava però risolvere ancora il problema della bonifica. A causa delle scarse risorse economiche dei vassalli “pauperes utique et oneribus pregravati”, Roffredo chiese a Carlo l’Illustre duca di Calabria, la possibilità di domandare per i prossimi dieci anni un pedaggio di due grani a salma sulle mercanzie forestiere che entravano in città con la condizione di destinare i proventi alle opere di bonifica.

Nel 1319 è sempre Roffredo ad esporre le problematiche della città, questa volta ricorrendo al sovrano. Sempre all’inizio del XIV secolo, le opere di riqualificazione progredivano arrivando a completare anche la facciata del duomo di San Pietro, in parte annesso al palazzo.


Come già accennato, gli standard di Palazzo Caetani dovevano essere in linea con lo stile della “Roma bonifaciana”, ma trovò anche una via di mezzo con l’integrazione dell’ambiente culturale napoletano. Fondi e la corte di Napoli, come già detto tante altre volte, sono conosciute per i loro stretti rapporti. Roffredo Caetani servì re Roberto d’Angiò nelle campagne militari divenendo uno dei suoi più fedeli e valorosi capitani d’arme. Nel 1324 il re gli concesse anche il titolo di capitano generale per i territori della Marittima, da Sperlonga fino a Castellammare di Stabia.

Proprio per la frequentazione della corte napoletana è possibile che gli artisti di quell'ambiente lavorarono anche nel palazzo di Fondi. Gli stessi affreschi della camera picta, analizzati già in un altro articolo, sembrerebbero rimandare, forse, a qualche episodio accaduto realmente a Roffredo.


Ritroviamo ancora il nome di Roffredo Caetani in relazione ad un atto del 30 novembre 1336, ma qui era già conte Nicola Caetani che sottoscrive un trattato di pace con il comune di Sezze, i signori di Sermoneta e Bassiano, Nicola, Giovanni e Bello Caetani, figli di Roffredo.

Il documento fu prodotto a Palazzo Caetani come si legge “actum Fundis in claustro palatiorum dicti comitis”.



Riferimenti:


-Storia di Fondi, Giovanni Conte-Colino, 1901

-Fondi in Campania, B. Amante& R. Bianchi, 1903

-Risiedere in città (Pistilli) e Ricerche preliminare per uno studio sulle pitture (Savelli) in: Il Palazzo Caetani di Fondi, Cantiere degli studi, G. Pesiri & P. F. Pistilli, 2013


[Immagine del blog, araldica esposta presso il Museo Civico di Fondi, Castello Caetani]

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Post: Archeologia/Urbanistica
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