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San Giuda Taddeo e Sant'Onofrio, Gaeta


Gaeta, conosciuta come la città delle 100 chiese, è custode di un edificio religioso di stile neogotico, la chiesa di San Giuda Taddeo e Sant’Onofrio. Situata lungo la via Angioina nacque come luogo di culto dedicata all’inizio a Sant’Onofrio di cui abbiamo le prime testimonianze in un atto del 1509 redatto dal notaio Francesco Pesce. Nell’atto il notaio scrive che i Procuratori della Santa Casa dell’Annunziata, proprietaria del plesso, concedono la rettoria al sacerdote Giovanni de Abeste.


Il cardinale De Vio, nel 1525, la riunì, poi, alla chiesa dell’Annunziata. A causa della sua posizione esposta ai tiri, fu danneggiata in numerosi assedi tanto da essere abbandonata.


Fu restaurata nel 1853 da Ferdinando II il quale la intitolò a San Giuda Taddeo ponendo tre altari. A dirigere i lavori fu l’ufficiale del Genio Borbonico Giacomo Guarinelli probabilmente impegnato anche nella ricostruzione del vicino Tempio di San Francesco e della fortezza.







Costituita da una sola navata, i rivestimenti neogotici caratterizzano l’identità di questa piccola chiesa tanto da racchiuderla in un coronamento merlato di stile neogotico. La facciata è decorata da un portale ogivale e da un rosone.


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Post: Archeologia/Urbanistica
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