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Sant'Onorato, patrono di Fondi (LT)


Del santo caro alla città di Fondi Gregorio Magno riporta alcune notizie nel I capitolo del I libro dei “Dialoghi” raccontando di alcune persone che gli parlarono di un certo Venanzio. Originario del Sannio possedeva un podere ed era padre di un giovane di nome Onorato (V sec d.C.) che sin dalla fanciullezza era portato a una vita di astinenza e ascetismo.

Tra queste astinenze c’era la scelta di non consumare carne come mortificazione ordinaria, fatto che fece adirare suo padre quando durante un banchetto Onorato si rifiutò di mangiarla tanto da divenire oggetto di derisione dicendogli che su quei monti certo era impossibile trovare del pesce.

Terminata l’acqua un servo andò a prenderla in una vicina cisterna; una volta tornato vide che nel recipiente dell’acqua era presente un pesce sufficiente per sfamare Onorato.

I presenti gridarono al miracolo intuendo che questo pesce fu una sorta di ricompensa per la virtù che Onorato mostrò nel non cedere al proposito di astinenza; alla vista di questo prodigio, infatti, i genitori non lo derisero più.


Alla diffusione della sua fama si allontanò dalla famiglia e venuto a conoscenza che a Fondi c’era un luogo fondato da San Paterno (e ampliato da Magno di Anagni) disposto a dare asilo lo raggiunse. Quel luogo ospitava chi era intenzionato a seguire una vita “austera” e contribuì a sviluppare questo monastero arrivando alla presenza di circa duecento monaci. A detta del Moricca Onorato sembrerebbe essere arrivato a Fondi verso la metà del V secolo. Gregorio Magno della sua presenza sul territorio ricorda anche un prodigo: l’arresto di un macigno dopo il segno della croce invocando il nome di Cristo. L’arresto del macigno salvò la vita agli stessi monaci.


I discepoli crescevano e tra questi troviamo anche San Libertino preposto al monastero (oggi detto di San Magno) a metà del VI secolo circa. Anche di Libertino si conoscono miracoli, tuttavia Gregorio Magno ne riporta solo alcuni raccontati da un monaco di nome Lorenzo, di seguito se ne ricorda uno: il monastero era completo di un orto dal quale sparivano alcune delle cose coltivate. Libertino fu messo al corrente della questione e capendo che i furti erano operati da un “briccone”, comandò ad una serpe di stare a guardia dell’orto. Alla vista della serpe il briccone preso dallo spavento cadde dalla siepe sulla quale si stava arrampicando. Rimase sospeso a testa in giù e Libertino lo aiutò a scendere; il santo lo riprese per il peccato commesso e, comunque, lo autorizzò a chiedere aiuto tutte le volte in cui avesse avuto bisogno di prendere la frutta.



Fatto sta che non si conosce l’anno della morte di Sant’Onorato, anche se qualche studioso indica l’anno 522 altri l 530 o il 550. Una legenda che si dice conservata nell’archivio di San Pietro a Fondi, dice che giace insieme ai resti dei santi Libertino e Paterno al di sotto del monastero da lui edificato. Il corpo di Onorato, però, sembrerebbe essere stato spostato a Montecassino mentre a Fondi resta un busto-reliquiario in argento che conserva solo il capo.




Riguardo al monastero sappiamo che alla fine del VI secolo il monastero adottò la regola benedettina, abbandonato nel IX secolo probabilmente a seguito di alcune invasioni e recuperato nel X secolo.

Il quarto abate che successe ad Onorato propose delle norme e alcune pratiche alla comunità religiosa per disciplinare la vita in comune. Tuttavia la regola benedettina si diffuse e l’abate fondano fece istanze a Simplicio (terzo abate dopo San Benedetto) a Montecassino per porre la comunità nell’ordine dei benedettini.


Un prodigio importante avvenne nel 1215 quando, secondo quanto riportato da alcuni storici locali, si diffuse una pestilenza. Per debellarla le reliquie dei santi (Onorato, Paterno, Libertino) furono trasportate presso la chiesa di San Pietro e così il morbo cessò di colpire la popolazione.


È il patrono della città di Fondi che ogni 10 di ottobre lo ricorda con una fiera e vari festeggiamenti.


Con una datazione diversa, nel Martirologio Romano lo troviamo iscritto al 16 gennaio.




Riferimenti:


-Fondi in Campania

-santiebeati


Immagini:


-Sant'Onorato, dettaglio della Natività di Cristoforo Scacco (1499, duomo di San Pietro, Fondi, Cappella Caetani)

-Busto reliquiario: dal web

-Monastero di San Magno: immagine del blog

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Post: Archeologia/Urbanistica
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