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Via Appia Antica nel Parco Naturale dei Monti Aurunci tra Fondi e Itri

Conosciuta come la Regina Viarum, l'origine della sua costruzione è datata nel 312 a.C. anno in cui Appio Claudio Cieco, grazie ad alcuni fondi dell'erario, promosse un vasto programma di opere pubbliche nell'Urbe.

Dettaglio della Via Appia

La costruzione dell'Appia antica rientra in un contesto bellico nel quale Roma era impegnata a combattere per consolidare il suo dominio nel Meridione; infatti, adattata su un tratto preesistente, l'Appia collegava Roma a Capua.

Perciò, lo scopo principale della Regina Viarum era quello di garantire un rapido spostamento delle truppe divenendo in seguito anche una via di commercio.


Fortino di Sant'Andrea

Fu un complesso intervento di ingegneria ambientale che la rese transitabile anche in condizioni atmosferiche avverse. Fu una delle prime strade per le quali si sperimentarono le tecniche di lastricazione, ossia di tipo durevole, che, abbinate alle arterie militari, contribuirono a consentire il veloce spostamento degli eserciti, a facilitare il transito delle merci e la movimentazione degli uomini.

Via Appia

L'itinerario che va da Itri a Fondi appartiene al Parco Naturale dei Monti Aurunci e, oltre al lato storico, è interessante il paesaggio carsico che caratterizza il contesto. Non solo epoca romana, nel tratto è possibile osservare testimonianze di altre epoche come il Fortino di Sant'Andrea adattato su quello che un tempo era il tempio dedicato ad Apollo e che divenne luogo di battaglie nonché rifugio di briganti. Siamo sul confine tra il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa e fu una roccaforte borbonica utilizzata per bloccare l'avanzata delle truppe napoleoniche nel Sud Italia.











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Post: Archeologia/Urbanistica
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