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Alcuni prodotti tipici


Il prodotto a cui ci riferiamo oggi è una tipica varietà di legumi nota come "fagioli con l'occhio" abbinati alla zucca.


Questo legume è un prodotto caratteristico della Piana di Fondi (e del sud in generale), essendo una tipologia che viene coltivata esclusivamente presso i pantani. Il territorio in questione è stato ricordato in più occasioni per essere paludoso, e la coltivazione di questo legume ben si adatta al tipo di terreno che è fertile, sciolto e non necessita di concime.

Vengono raccolti all'inizio dell'autunno, si sgranano e si conservano per l'inverno; una parte però viene risparmiata per poi essere coltivata in primavera inoltrata.


Il prodotto fa parte di un piatto tradizionale, nel quale l'accostamento con la zucca, è stato fatto per necessità di nutrizione soprattutto data la sua disponibilità in autunno-inverno. All'inizio questo ortaggio non fu particolarmente gradito dalle classi più abbienti perché considerato un cibo della popolazione umile; tuttavia col tempo il piatto è stato apprezzato fino ad essere ancora oggi una parte fondamentale della tradizione contadina.



Di seguito la ricetta per la preparazione:


Ingredienti per 4 persone


-250 gr di fagioli con gli occhi

-700 gr di zucca già pulita e tagliata in grossi cubi

-1 cipolla

-Olio extravergine d'oliva

-Sale

-Brodo vegetale o acqua


Preparazione


Il piatto è i realtà molto veloce e pratico; in un tegame di terracotta versare l'olio e la cipolla tritata lasciandola imbiondire. Aggiungere i fagioli e la zucca con un po' di sale, mescolare gli ingredienti e coprire con l'acqua o con il brodo vegetale. Lasciar cuocere e di tanto in tanto mescolare. Far asciugare e controllare se i fagioli sono cotto, prestando attenzione a far sfaldare la zucca lasciando restringere il tutto.


N. B. Questo tipo di fagiolo non necessita di essere messo in ammollo dato che è tenero.

(Facoltativo il peperoncino)


Vino consigliato: accompagnatelo con un bianco come il Moscato di Terracina oppure con un rosso come il Cesanese del Piglio.


Preparazione a cura di: Filomena Angelone del blog Sigari e Spaghetti

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Post: Archeologia/Urbanistica
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